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Una questione di scelte



Siamo chiamati giorno dopo giorno, istante dopo istante a fare delle scelte, vicine o lontane da noi e non sempre si ha il tempo di pensare, sapere e capire se siano giuste o sbagliate… il tempo scorre e bisogna fare o no una scelta.

In questi giorni ho dovuto fare delle scelte ed in esse hanno giocato numerosi fattori: il tempo a mia disposizione, il numero delle tracce in relazione ad esso e la tensione che una registrazione in studio porta con se; oltre al fatto che può capitare di capovolgere decisioni prese in favore di nuove perché non sempre si sceglie ciò che si vuole ma ciò che si può e si deve rispetto a fatti e circostanze che si possono presentare ed ogni esecuzione è solo e soltanto la fotografia di un momento.


Tra l’altro per me il concetto di suono legato al gusto e al tatto è un fatto del tutto soggettivo poiché reputo la musica ed il suono qualcosa di strettamente personale. Il tutto è avvenuto presso Officina Musicale di Francesco Saponari, Giuseppe Mariani, Giuseppe Saponari a Castellana Grotte.

È qui che il mio terzo CD ha preso forma grazie a Believe Digital Italia, alla professionalità di Giuseppe Mariani (fonico) ed al meraviglioso Steinway & Sons model D del 1917 di Farina Pianoforti (Ostuni); un lavoro completamente nuovo per Piano Solo che sono orgogliosa di aver dato alla luce perché ricco di tante sfumature legate agli stati d’animo più disparati che spesso mi piace combinare insieme come fossero una tavolozza di mille colori differenti.

Lo strumento è il mezzo con il quale la musica riflette lo stato d’animo dell’esecutore.


Suonare uno strumento così antico e prezioso come lo Steinway & Sons model D ricco di tanta storia, anche in RAI, è stata un'emozione incredibile . Basti pensare al fatto che calca i più grandi palcoscenici del mondo ed è scelto della stragrande maggioranza dei più grandi pianisti a livello mondiale (Arturo Benedetti Michelangeli, Martha Argerich, Daniel Barenboim e molti altri ancora). Mitsuki Uchida (artista Steinway) scrive: ”Quando inizi a suonare uno Steinway D, la tua musica cambia. Ti fa entrare in un mondo nuovo. Possederne uno è un vero privilegio.”


Posso dire di aver trascorso una settimana all’insegna del surreale, inteso come intensità e vastità della bellezza e della purezza del suono.

Con uno strumento del genere tutto è possibile, eppure, delle scelte metriche e timbriche sono state fatte… perché, come la vita, anche la musica è una questione di scelte!

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